domenica 30 aprile 2017

Sui luoghi di Montalbano, Scicli-Modica

Moica Ragusa, Tour guidato nel barocco sciclitano e modicano

La fotografia, talvolta, rende visibili le invisibili geometrie del visibile (Leonello Bertolucci)!
Scicli

Moica Ragusa, nella figura della sua presidentessa Anna Ottaviano, ha organizzato un tour guidato presso i luoghi, set naturale, della fiction "Il Commissario Montalbano", (proprio in questi giorni la troupe della serie televisiva ha cominciato a registrare le nuove puntate a Punta Secca).
Scicli si presenta come una cascata di case, di chiese, di strade che si precipitano a valle fino al mare per disperdersi all'orizzonte nei colori della luce; quella luce abbagliante che rende la pietra preziosa e l'architettura oro vero. Il giro turistico ha preso il via da piazza Italia, dalla chiesa Madre di San Guglielmo Eremita dove all'interno è custodita l'eccezionale statua della Madonna delle Milizie.
Simulacro della Madonna delle Milizie chiesa Madre di San Guglielmo Eremita, Scicli
Si è proceduto ad ammirare la facciata di Palazzo Fava, la ricca chiesa di San Bartolomeo, Palazzo Beneventano, via Mormino Penna: ingresso al Palazzo del Municipio, nella stanza destinata alla stanza del Questore  nella fiction del Commissario Montalbano; Palazzo Spadaro, chiesa di Santa Teresa, chiesa di San Giovanni Evangelista, dove è custodito il dipinto "Cristo di Burgos"(Cristo in gonnella).
Palazzo del Municipio, stanza del "Questore di Vigata", Scicli
Nel pomeriggio il gruppo si è spostato a Modica, prezioso gioiello barocco, con visita presso il maestoso Duomo di San Giorgio, il Duomo di San Pietro, Palazzo Grimaldi e il movimentato Corso Umberto.
Duomo di San Giorgio, Modica

Appare chiaro, dopo aver visitato questi luoghi incantati, la motivazione che ha portato il regista Alberto Sironi ad ambientare le storie del siciliano Andrea Camilleri nella provincia di Ragusa, set naturale e unico, ricco di storia, cultura, tradizioni, leggende, folklore, architetture e paesaggio!
chiesa di San Bartolomeo, Scicli

Lara Dimartino

mercoledì 26 aprile 2017

MONTALBANO STYLE

Sul set del “Commissario Montalbano” a Punta Secca (Rg)




Iniziate da due giorni a Punta Secca le riprese dei nuovi episodi della fiction più amata d’Italia e oltre, “Il Commissario Montalbano”, che continueranno presso gli stessi luoghi fino al 2 maggio. Successivamente la troupe, consolidata da quasi venti anni, si sposterà a Ragusa Ibla, dove probabilmente si girerà presso l’Auditorium di San Vincenzo Ferreri, limitrofo ai Giardini Iblei.  Le altre location saranno come sempre, Ragusa, Scicli ed infine si ritornerà a girare a Punta Secca verso giugno. Dunque due mesi di lavorazione per i due nuovi episodi che andranno in onda nel 2018; il primo episodio è tratto dal libro “La giostra degli scambi”, edito da Sellerio nel 2015. Il racconto di Camilleri comincia con l’aggressione di una ragazza in una strada solitaria, narcotizzata e rilasciata illesa. La cosa si ripete dopo qualche giorno; questa volta la vittima è la nipote del proprietario della migliore trattoria di Vigàta. Ancora un terzo sequestro lampo e ancora una volta una ragazza. Il commissario Montalbano indaga, e grazie alla sua logica stringente, al suo agire fuori dagli schemi e alla sua capacità di comprendere moventi e sentimenti, supera la soluzione a portata di mano e giunge alla verità. Il secondo episodio, invece, è tratto dai racconti “Amore” e la “Prova generale”.
Oggi sul set, oltre Luca Zingaretti, si trovavano Pasquale Spadola, location manager della Palomar, Sonia Bergamasco, le comparse e tanti turisti e curiosi che attendevano con trepidazione l’uscita di “Montalbano” dalla sua amata terrazza sulla spiaggia di “Marinella”. Dopo tutti questi anni Montalbano rimane il più grande evento della tv italiana, paragonabile quasi al San Remo; a dirlo sono anche i numeri straordinari degli spettatori che rimangono affascinati dai luoghi e dalle storie, apparentemente semplici, ma che raccontano sempre un’umanità universale ma ancorata in un contesto fortemente locale, si può forse parlare di “Montalbano Style”!
Lara Dimartino